Differenze tra torta salata, sformato e quiche

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Le ricette che contraddistinguono ogni genere di pasto non si pongono alcun tipo di limite enfatizzando la fantasia e la creatività di chi le realizza. In questo modo, non solo si soddisfano i gusti e le preferenze di chi condivide un pranzo o una cena con il diretto interessato, ma si affinano anche quelle capacità indispensabili per variare la propria attitudine verso il mondo della buona cucina. Con la torta salata, lo sformato e la quiche, si ha a che fare con degli alimenti dotati di innumerevoli sfaccettature, per cui occorre analizzarle come si deve al fine di non lasciare nulla al caso.

Torta salata: preparazione e ricette da leccarsi i baffi

Con torta salata si intende una lavorazione simile a quella di qualunque torta, ma dal gusto tipicamente salato. Di solito viene servita come piatto unico nel corso di un antipasto o di un buffet, però non mancano le occasioni in cui la sua presenza valorizza anche un pranzo o una cena. Ciò che caratterizza principalmente questo alimento è la sua immensa varietà, tant’è che si possono elaborare svariate ricette che spaziano dalla torta salata ricotta e spinaci alla torta con melanzane, carote e zucchine. Questa poliedricità è dovuta al fatto che la sua ideazione nasce col proposito di riciclare ingredienti ed alimenti avanzati per creare delle combinazioni ben calibrate dotate di un sapore unico. In più, la sua preparazione dipende molto dall’impasto impiegato e dal ripieno prescelto, con ricette e scuole di pensiero che optano per una metodologia piuttosto che un’altra.

Quindi, per quanto il procedimento sia generico, occorre fare delle scelte ben precise. A cominciare dall’impasto, che prevede l’uso della pasta sfoglia o l’applicazione dell’inconfondibile leggerezza della pasta brisée. Successivamente, occorre determinare gli ingredienti da utilizzare per riempire una lavorazione che si caratterizza per la presenza del burro, dell’acqua, del sale e della farina – i quali ne aumentano l’impermeabilità. La stesura e il condimento dell’impasto fanno il paio con la definizione del profilo estetico della torta salata, che può essere chiuso o aperto a seconda delle proprie preferenze. Una volta ultimati i preparativi appena descritti, la torta può essere infornata per eseguire una cottura che rispetti i tempi stabiliti dalla ricetta adottata. Se si ha molto a disposizione, c’è la possibilità di optare per una cottura per gradi che si articola mediante una prima fase (in cui si cuoce solo l’impasto) ed una seconda fase (dove la cottura interessa sia l’impasto che il ripieno). In questo modo, la torta diventa compatta ed estremamente croccante. 

Quiche, una gustosa pietanza della cucina francese

Per quanto riguarda la quiche, si ha a che fare con una pietanza francese che non è altro che l’equivalente dello sformato – appartenente alla tradizione culinaria italiana. Quando si decide di preparare una delle tante ricette che enfatizzano il tripudio di sapori della quiche, è necessario prestare attenzione alla tipologia di impasto da impiegare. A differenza della torta salata, questo piatto utilizza una pasta frollata salata che oltre al sale, all’acqua, al burro e alla farina contiene anche le uova. In più, la farcitura della base di qualsivoglia quiche prevede l’uso di una crema a base di uova e panna che legherà gli ingredienti scelti per l’occasione ed aumenterà, inevitabilmente, l’apporto calorico del risultato finale. 

La ricetta di punta di questo alimento transalpino è la quiche lorraine, che prende il nome dalla celebre regione francese della Lorena e gode di una preparazione facile ed intuitiva. Difatti, è composta da un guscio di pasta brisée, contenente un ripieno con formaggio gruviera, pancetta e crème fraîche, che si può ottenere attraverso un impasto ad hoc (lavorato per 5 minuti). I predetti ingredienti vanno scelti tenendo conto della loro freschezza stando, poi, attenti ad unirli tra di loro dopo aver rosolato la pancetta. Dopodiché, si può passare alla cottura, che amalgamerà il tutto fornendo ai commensali di turno un’esplosione di sapori senza precedenti. Sulla stessa lunghezza d’onda si pongono persino le diverse versioni della quiche lorraine, come la quiche lorraine vegetariana o quella con carne e cipolle, che aumentano la sua fama in ogni angolo del globo e implementano la sua poliedricità culinaria dando a chiunque un ampio margine di scelta.

Le peculiarità dello sformato

Lo sformato è legato, come detto poc’anzi, alla solida tradizione culinaria dell’Italia. Conosciuto anche con il termine flan, questo alimento può essere preso in considerazione per un antipasto o per un pranzo, assumendo così i contorni di una vera e propria pietanza principale. Gli ingredienti usati durante al sua preparazione sono spesso le uova, il formaggio grana grattugiato, la besciamella e le verdure, da selezionare a seconda della ricetta che si vuole realizzare. Tuttavia, le varianti non mancano di certo. Anzi, la loro esistenza gioca un ruolo fondamentale quando si prepara un buffet, un pranzo o una cena da condividere con dei partecipanti dai gusti vari e, talvolta, esigenti. Perciò, si può spaziare in tal senso ricorrendo al prosciutto cotto, alla carne, alla noce moscata e a tanto altro ancora avendo l’accortezza di calibrare come si deve i dosaggi previsti.

Preparare uno sformato è davvero semplice. Innanzitutto, occorre prendere degli stampini per dargli la forma che si preferisce. Dopodiché, qualora si voglia cucinare uno sformato salato, va preparato un impasto usando la pasta sfoglia o la pasta brioche. Quest’ultima precisazione è fondamentale perché esistono anche innumerevoli varianti dolci, le quali devono avvalersi di una base leggermente diversa caratterizzata da pane raffermo, burro, uova e zucchero a velo. Una volta ottenuto l’impasto, lo si può riempire con gli alimenti prescelti per poi compattarlo ed inserirlo nell’apposito stampino. Nel momento in cui si procede con la cottura, si ha a disposizione una gamma di opzioni che la torta salata e la quiche non hanno. Difatti, si può valutare il canonico utilizzo del forno con l’ausilio di determinati contenitori aderenti; oppure, si può scegliere la cottura attraverso il forno a microonde prestando la dovuta attenzione alla concentrazione di umidità che si va a creare al suo interno – capace, a lungo andare, di danneggiare la morbidezza dello sformato. 

 

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