Semi di lino… Come usarli? Perchè utilizzarli? E come mangiarli?
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai già sentito parlare dei semi di lino e delle loro eccezionali proprietà benefiche e starai cercando il modo migliore per poterli utilizzare nei tuoi piatti.
Questi semi sono particolarmente conosciuti per l’elevato contenuto di minerali quali magnesio, fosforo e rame, di proteine, lipidi, nonché di Omega-6.
Il loro utilizzo spazia dalla prevenzione e dal contrasto alla stitichezza, al rafforzamento del sistema immunitario e la regolazione dell’equilibrio intestinale, passando per la prevenzione all’osteoporosi, le patologie cardiovascolari o infiammazioni interne (cistite) o esterne, la riduzione dei livelli di colesterolo, oltre ad essere utilizzati per la cura e il benessere dei capelli.
Semi di Lino: Interi o Macinati?
I semi di lino possono essere assunti nelle modalità più varie. Generalmente questi semi vengono triturati prima del loro utilizzo, anche se, in funzione del beneficio ricercato, questi possono essere mangiati interi o macinati, venendo lasciati crudi oppure cotti e tostati.
Essendo dei semi con un involucro molto resistente, è suggerito ridurli in polvere prima del loro utilizzo. Questo perché l’apparato digerente umano non sempre è in grado di aprire questa scorza e estrarre interamente i principi nutrizionali di questo alimento. Il rischio è quello che i semi entrino ed escano senza mai aprirsi.
Pertanto utilizzando un mini-pimer oppure un mortaio, i semi possono essere facilmente ridotti in polvere, facendo sì che il corpo umano riesca ad assorbire per intero il valori nutrizionali di questo seme eccezionale.
Macinare o frantumare i semi di lino è consigliato soprattutto nel caso in cui si voglia accentuarne le proprietà benefiche di protezione cardiovascolare, contribuendo così a migliorare la circolazione del sangue. Riducendoli in polvere, si da modo all’intestino di assorbire più facilmente l’omega-3 e la lignina. Questo utilizzo è consigliato soprattutto per chi soffre di dolori mestruali o dolori alla prostata.
Mangiare i semi di lino interi invece, aiuta maggiormente a regolare l’equilibrio intestinale e amplifica l’effetto lassativo degli stessi, agendo immediatamente contro il problema della stitichezza grazie all’azione delle mucillaggini.

Semi di Lino: Crudi o Cotti?
Per quanto riguarda l’eventuale cottura dei semi di lino, noi consigliamo assolutamente di non tostarli, ma lasciarli completamente crudi. Questo perché, facendo così, i principi benefici non rischieranno di disperdersi in alcun modo nel momento della cottura, rimanendo interamente all’interno del seme.
Tuttavia, in virtù del piatto che vorrete preparare, i semi potranno essere cotti o meno.
Se questi saranno adoperati come condimento per un’insalata o per arricchire un muesli, non sarà necessario cuocerli.
Al contrario, nel momento in cui devono essere utilizzati nel pane, nelle polpette, in una zuppa o in una vellutata, tostarli potrebbe essere la soluzione più indicata.
Un consiglio? Provate i semi di lino con il kefir. Una combinazione eccezionale da integrare alla vostra dieta 🙂
