Basta alla paura della chemioterapia!

La chemioterapia rappresenta una fra le cure anti-tumore più temute a causa degli effetti collaterali. Si può però affrontare grazie a terapie complementari.
Paura della chemioterapia
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Dare ai malati di tumore le opportunità di cura migliori è uno degli scopi principali per il quale, ogni anno, vengono assegnate numerose borse di ricerca per la lotta al cancro come quelle offerte dall’istituto Lombroso.

Per impedire che i pazienti si rifugino, invece, in terapie poco efficaci c’è l’oncologia integrata. Ma quali sono le terapie maggiormente accreditate?

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Una su tutte: la chemio

La chemioterapia rappresenta una fra le cure antitumore più temute a causa degli effetti collaterali. Si può però affrontare bene grazie alle terapie complementari.

Fra i disturbi più temuti vi sono quelli gastrointestinali ma fra le piante vi è un ottimo rimedio antinausea: lo zenzero. Se le medicine omeopatiche e fitoterapiche non bastano si può ricorrere all’agopuntura, che si rivela efficace anche nelle forme più resistenti.

La radioterapia

La pelle e le mucose sono fra i bersagli maggiori della radioterapia. Questa provoca delle gravi infiammazioni, dermatiti e addirittura ustioni. Per prevenire tali disturbi si può usare una crema a base di calendula.

Per le mucositi nel cavo orale esistono vari prodotti efficaci, che contengono sostanze ed estratti ad azione antinfiammatoria e possono essere deglutito e, quindi, utilizzati anche per i disturbi all’esofago. Invece, per prevenire i linfedemi delle braccia o della mammella si utilizzano medicinali omeopatici drenanti a base di Bromelina. Altrettanto importante è seguire un’alimentazione molto equilibrata associata ad una regolare attività fisica.

Cure farmacologiche

L’ormonoterapia e tutte le terapie a bersaglio molecolare sono prescritte spesso per molti anni dopo un cancro al seno in maniera da prevenire eventuali ricadute. Esse però provocano disturbi quali: vampate di calore, dolori articolari e mal di testa.

Le terapie integrate mirano a far diventare gli organi maggiormente recettivi all’ormonoterapia, inoltre, riducono lo stato di sofferenza. Perciò si usa il sulforafano, principio attivo dei broccoli, che è un antiossidante molto potente con la capacità di stimolare gli enzimi ad azione disintossicante. Purtroppo, ha bisogno di qualche settimana prima di apportare i benefici di questa terapia. Intanto si può optare per dei rimedi omeopatici.

Cosa fare se si hanno sintomi psicofisici

Dopo una diagnosi simile l’ansia è inevitabile ma si può combattere con il vischio che calma e migliora l’umore, è utile per l’astenia e per alleviare i dolori. In alternativa, anche in questo caso c’è l’omeopatia. La depressione è un altro rischio a cui si può essere soggetti dopo la diagnosi di tumore ma può essere affrontata grazie all’agopuntura che stimola la produzione di serotonina, ovvero l’ormone del buonumore.

I centri di oncologia integrata

In molte regioni ci sono degli ambulatori dedicati e accreditati col SSN a cui si può accedere con l’impegnativa del medico di base pagando un semplice ticket. Inoltre, alcuni ospedali hanno reparti oncologici con un’area per la medicina integrata, purtroppo, non vi è ancora un elenco ufficiale.

 

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